Piranesi. La fabbrica dell’utopia

Il Museo di Roma ospita la grande mostra “Piranesi. La fabbrica dell’utopia”, curata da Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi e organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi e da Zètema Progetto Cultura. L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, l’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione della Scuola Superiore Sant’Anna e il Laboratorio di Robotica Percettiva dell’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Con una scelta espositiva di oltre 200 opere grafiche, equamente ripartite tra la Fondazione Giorgio Cini e le collezioni del Museo di Roma di Palazzo Braschi, viene data piena illustrazione alla variegata attività di Giovan Battista Piranesi (1720-1778), il grande incisore e architetto votato alla riscoperta dell’archeologia in particolare delle rovine di Roma, in cui si trasferì nel 1740.
Nella valutazione odierna Giovanni Battista Piranesi viene considerato tra i maggiori innovatori della tecnica dell’acquaforte, del genere artistico della “Veduta”, della riproduzione archeologica. Ma la sua figura è molto più complessa. Piranesi era soprattutto architetto e intendeva questa professione ideale come capace di rivoluzionare il mondo: i modi di vita della società e gli spazi dove essa si svolge. Il suo progetto era titanico rispetto alla realtà contemporanea, ma alla fine fu la resistenza da parte di questa realtà a prevalere e a impedirgli la realizzazione della sua utopia di architetto.
Il percorso fra le sue opere più celebri vede quindi esposte le grandi Vedute di Roma, i fantasiosi Capricci, le celeberrime e suggestive visioni della serie delle Carceri, fino alle varie raccolte di antichità romane appartenenti alle collezioni del Museo di Roma e della Fondazione Cini di Venezia. A chiusura della mostra una raccolta di fotografie artistiche di Andrea Jemolo inerenti all’unica, effettiva realizzazione architettonica lasciataci da Piranesi, la chiesa di S. Maria del Priorato appunto e una sala immersiva che permette al pubblico di visitare virtualmente le celebri prigioni piranesiane.

Selezione opere in mostra

Allestimento e inaugurazione

 

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  • L'Artista

    Giovanni Battista Piranesi

    Venezia, 4 ottobre 1720 – Roma, 9 novembre 1778